La preghiera breve di Vajradhara
Dalla Prefazione:
Dorje Chang Tungma è forse la più famosa delle preghiere Kagyu, viene recitata prima delle sessioni d’insegnamento e spesso anche nella pratica quotidiana. Quasi tutti la conoscono a memoria, ma la familiarità può essere pericolosa. È fin troppo facile recitare la preghiera distrattamente, come un pappagallo, senza concentrarsi sulle parole o riflettere sul senso di ciò che si dice. Studiandola, possiamo ottenere una migliore comprensione e saremo capaci di apprezzarne in modo più completo la profondità.
Sotto molti aspetti è più di una preghiera ordinaria. Comprende tutti gli stadi fondamentali dell’apprendimento di mahamudra: la repulsione per il samsara, la rinuncia, la devozione al guru, la meditazione non distratta e così via. In quanto tale, è come un’istruzione essenziale.
All’inizio, la preghiera evoca tutti i maestri del lignaggio Kagyu. Quando parliamo di lignaggio, intendiamo qualcosa di più della trasmissione fisica, uno a uno, da maestro ad allievo. Il lignaggio è una catena spirituale ininterrotta che inizia dalla fonte e continua senza pause da una generazione all’altra. Non solo, ma quando recitiamo il corpo della preghiera rievochiamo le pratiche fondamentali di mahamudra: la repulsione è le gambe della pratica, la devozione autentica è la testa della pratica, la non distrazione è il nucleo della meditazione e così via.
Il Gyalwang Karmapa impartì questi insegnamenti durante il 29° Kagyu Monlam a Bodhgaya, in India, il 26-28 febbraio 2012. A questo evento di buon auspicio parteciparono circa 8.000 persone, soprattutto membri del Sangha himalayano, ma anche devoti di tutto il mondo. Siamo grati a Ringu Tulku Rinpoche che è stato l’interprete di Sua Santità in quella occasione. Per questo libro abbiamo chiesto a Lama Eric Trinle Thaye di ritradurre in inglese gli insegnamenti a partire dalle registrazioni, per cogliere tutti i minimi particolari, che non sempre si possono rendere durante una traduzione dal vivo.